UN CUORE ARIDO

UN CUORE ARIDO
Ieri, grazie ad una mini staffetta abbiamo portato un galgo dal suo nuovo adottante. Quel cane era stato da un galguero, poi in una famiglia spagnola che lo ha restituito, poi in rifugio, poi da una famiglia italiana che lo ha restituito, poi in stallo e finalmente a casa!
Ogni volta un distacco, ogni volta un trauma.
Ieri era terrorizzato, non voleva scendere dal furgone, potevi vedergli gli occhi lucidi, lo sguardo smarrito. Quando è salito in macchina si è messo in un angolo, ed evitava di incrociare lo sguardo. Fissava il vuoto. Poi piano piano, qualche carezza, qualche parola dolce. Piano piano ha cominciato a girare il capo, ed a guardarci. La paura la faceva ancora da padrona, ma l’espressione era leggermente diversa. Arrivati a destinazione è sceso, e la paura lo ha ancora sopraffatto. Camminava si, ma solo perché doveva farci contenti. Ha fatto una pipì senza nemmeno alzare la zampa, era solo paura. Lo abbiamo portato a casa del suo adottante, ma ci seguiva, era una colla. Ci guardava quasi a voler dire “vi prego, non abbandonatemi più”.
Ti si spezzava il cuore.
Tutto questo per dire che quando restituite un cane non avete idea del danno che fate. In tutto questo tempo, ho scoperto che forse l’1% delle volte c’era una motivazione valida per restituirlo. Tutte le altre volte sono solo stronzate, emerite scuse, una più inconsistente dell’altra. Personalmente ritengo una persona che restituisce un cane una persona arida, anaffettiva. Ma con un gran coraggio: perché bisogna avere tanto coraggio per rimanere freddi davanti agli occhi di un cane che sta per essere restituito. Non me ne frega un cazzo se qualcuno si sentirà offeso, ma lasciatevelo dire: siete delle persone di merda!
Non puoi sbagliare con una vita, non puoi sbagliare valutazione. Ci sono errori che si possono commettere ed errori che non si possono commettere. Se decidi di divenire responsabile di una vita non puoi commettere errori, o meglio puoi, ma non puoi rinunciare, quella scelta è per sempre, prima di tutto perché non ti ha obbligato nessuno a farla. Scusate se sono stato volgare, ma avreste dovuto vederlo ieri quel galgo, non potevi non versare una lacrima per lui.
Alla fine è andato in una famiglia bellissima, fatta anche da altri cani che lo hanno accolto felici. Lui ieri sera era già un altro cane. Siamo sicuri che non verrà più abbandonato, questa volta sarà per sempre. Grazie di cuore a chi lo ha accolto ed a chi lo ha stallato garantendogli l’amore di cui aveva bisogno.
A chi li restituisce invece che dire? Auguratevi di non dover mai essere abbandonati o traditi nella vita, perché a nessuno si può augurare quello che voi avete fatto a quei cani quando li avete traditi
PS nella foto è lui, il galgo tradito!
Nicola Panarelli
Un levriero per la vita