CONDANNATI 2 VOLTE

Quando un galgo viene recuperato in rifugio, il primo passo è quello di accertarsi del suo stato di salute. Tra le varie analisi, si controlla la positività o meno alle malattie mediterranee. Ed in caso di positività si procede alla cura. Una volta guarito, il cane viene messo in adozione. Vale per tutte le malattie tranne una: la leishmaniosi. Di leishmaniosi non si guarisce. Per un galgo esser positivo alla leish equivale ad una condanna: la possibilità di esser adottato in questo caso, quasi si azzera.
La leishmaniosi è una malattia che, se non curata, può portare alla morte del cane. Come dicevamo sopra di leish non si guarisce, ma si può tranquillamente tenere sotto controllo. Oggi la medicina veterinaria ha fatto passi da gigante in questo senso, e nella maggior parte dei casi, con una pastiglia al giorno, il cane può condurre una vita tranquilla come qualsiasi altro cane, può giocare o correre come chiunque. E la cura ha un costo ridicolo.la pastiglia in questione è l’allopurinolo, un cane del peso di 25 kg circa ne deve assumere una al giorno, ed una confezione da 30 pastiglie ha un costo compreso tra i 2 ed i 4€. E poi le analisi, nella quasi totalità dei casi sono sufficienti una volta l’anno. Le stesse analisi che fareste ad un cane sano annualmente.
Sfatiamo anche il mito della trasmissione sull’uomo e sugli altri cani. La leish nell’uomo non si trasmette per contatto diretto, oltre a questo, la leish colpisce prevalentemente le persone immunodepresse, ed ha un’incidenza di un caso ogni 200.000, praticamente un’eventualità rarissima. Mentre nel cane, il cane malato dovrebbe esser punto da un pappatacio e poi questi dovrebbe pungere un cane sano. In questo caso basta usare un repellente come viene fatto normalmente ed il rischio si azzera.
In definitiva la leishmaniosi non è una malattia da prendere sottogamba, ma non è certo una condanna a morte. Oggi un cane malato di leish, se controllato e curato, ha un’aspettativa di vita al pari di un cane sano e quando arriverà il momento di volare sul ponte, quasi sicuramente sarà per tutt’altro motivo.
Quando decidete di adottare un galgo, non fatevi spaventare se questo è positivo alla leish, non fate che questa malattia divenga una seconda condanna che si aggiunge alla vita che ha condotto fino ad oggi.
In foto è ritratto Gitano, un nostro bellissimo galgo in adozione, affetto da leish. A vederlo, direste mai che è malato? Il rischio che Gitano possa non trovare adozione è molto alto. Ha scontato una prima condanna col galguero, ora ne dovrà scontare un’altra per la leish. In fin dei conti quando decidete di adottare un galgo è per salvarlo, giusto? E chi più di un cane che ha vissuto l’inferno, che si è beccato la leishmaniosi merita di essere salvato?
Semmai doveste rinunciare ad una adozione perché il cane è malato, beh, lo state realmente condannando, perché per quanto un rifugio possa esser attento e scrupoloso, le cure che riceverà non saranno mai come quelle di una famiglia, e forse conoscerà il ponte troppo presto.
Nicola Panarelli