La processionaria

Che cos’è la processionaria?
A vederla, la processionaria sembrerebbe un simpatico millepiedi. Ma l’apparenza inganna. La Thaumetopoea pityocampa o la sua ‘cugina’, la Thaumetopoea processionea – nome scientifico rispettivamente della processionaria del pino e quella della quercia – per l’uomo e per gli animali sono pericolosissime. Appartengono alla famiglia dei lepidotteri. Se toccate, possono scatenare reazioni allergiche, dermatiti, orticarie, congiuntiviti e anche problemi alle vie respiratorie. In casi gravi può verificarsi uno shock anafilattico. Ad essere pericolosi per l’uomo e gli animali non sono gli esemplari adulti, quindi le falene, ma i bruchi. Questi possono essere rivestiti addirittura di 600.000 peli bianchi urticanti in grado di scatenare fastidiose reazioni allergiche. I peli della processionaria presentano degli uncini e contengono una proteina, la traumatoproteina, responsabile in caso di contatto degli effetti irritativi. Se si sentono minacciate, le processionarie possono “lanciare” i loro peli urticanti per difendersi dai predatori.
In questo periodo dell’anno sono allo stato larvale, cioè si presentano come li vediamo: bruchi. La loro comparsa comincia in genere con i primi giorni di marzo, anche se tutto dipende dalle temperature: i primi tepori li risvegliano. E febbraio è stato più caldo della media degli ultimi anni. In fila, uno dietro l’altro (da qui il nome processionaria) strisciano da un posto dall’altro, mangiando aghi e foglie, in cerca di un luogo nel quale tessere il proprio bossolo. In maggio, questo lavoro si completa: le larve si interrano anche per 15 cm, per poi diventare crisalidi. Per l’uomo e gli animali sono un pericolo quando si trovano allo stato larvale.
Nell’uomo il contatto con i peli urticanti della processionaria provoca, nella maggior parte dei casi, sintomi simili a quelli provocati dalle punture di insetto. La natura della reazione varia in funzione del numero di peli di processionaria ancorati alla pelle: possono verificarsi anche gravi reazioni allergiche o addirittura uno shock anafilattico. La reazione provocata dal contatto con i peli dell’insetto è detta “dermatite da processionaria”.
Nei cani si manifestano sintomi simili. Se il nostro animale dovesse entrare in contatto con i peli della processionaria , è necessario rivolgersi immediatamente a un veterinario: I sintomi, infatti, possono essere talmente gravi da causare la morte! Anche nei cani può scatenarsi uno shock anafilattico ed è possibile che si verifichino dei processi di necrosi dei tessuti interessati dal contatto. I sintomi e la loro intensità possono variare. Le manifestazioni sintomatiche causate dal contatto con la processionaria possono essere le seguenti:
le reazioni hanno luogo solitamente sulle parti della pelle non protetta dal pelo. Nella maggior parte dei casi è la testa la zona interessata. Il contatto con la processionaria determina spesso un edema in bocca che può estendersi a tutta la testa;
l’ingestione dei peli urticanti dell’insetto può causare disturbi digestivi, come il vomito
l’inalazione dei peli può provocare reazioni allergiche alle vie respiratorie;
dal contatto con gli occhi può derivare una congiuntivite, caratterizzata da prurito intenso;
altri sintomi sono rappresentati da febbre, debolezza e lesioni delle mucose.
Fiutando il terreno, i cani si imbattono spesso nella processionaria : possono entrare in contatto con un bruco oppure con un nido abbandonato. In ogni caso è necessario recarsi immediatamente da un veterinario, poiché le conseguenze potrebbero essere fatali (l’animale potrebbe morire, ad esempio, per soffocamento da edema delle vie respiratorie)
1. Evita che il tuo cane lecchi zampe e pelo, altrimenti potrebbe ingerire ancora più peli urticanti, e fai attenzione che non si gratti, per evitare un aumento della sensazione di prurito e possibili lesioni cutanee.
2. Consulta subito un veterinario per scongiurare il peggio. Potrebbe essere necessario far assumere al cane un trattamento farmacologico.
Il nostro cane è entrato in contatto con i peli urticanti della processionaria : cosa fare?

1. Manteniamo la calma! Prestare il primo soccorso in preda al panico non aiuterà né noi né il nostro cane. Uno stato di agitazione potrebbe farci commettere degli errori e rischieremmo così solo di peggiorare la situazione. Cerchiamo quindi di mantenere la calma. Evitiamo che il nostro cane lecchi zampe e pelo, altrimenti potrebbe ingerire ancora più peli urticanti, e facciamo attenzione che non si gratti, per evitare un aumento della sensazione di prurito e possibili lesioni cutanee.

2. Rimuoviamo i peli urticanti usando dei guanti e una mascherina, per evitare a nostra volta di toccarli. Sciacquiamo poi le aree interessate con dell’acqua calda. Se i peli della processionaria rimangono attaccati al mantello, è consigliabile mettere il cane nella doccia o nella vasca da bagno e lavare bene tutto il pelo con dell’acqua calda.

3. Consultiamo subito un veterinario per scongiurare il peggio. Potrebbe essere necessario far assumere al cane un trattamento farmacologico.

PREVENZIONE

Come sempre è meglio evitare che il cane entri in contatto con la processionaria ed è quindi meglio adottare alcune misure preventive:

1. Evitiamo le aree con grande presenza di pini e querce
2. Se proprio non ci è possibile evitarle, teniamo sempre il cane al guinzaglio
3. Cerchiamo di camminare su percorsi privi di sterpaglie in modo tale che il nostro cane , fiutando il terreno, entri in contatto con nidi o bruchi presenti nel terreno

Maria Grazia Gallinotti